La morte di Maria Baronchelli è stata
Una perdita anche per Breno e  la Valle Camonica

La composizione fotografica vuole evidenziare lo stretto legame di Maria Baronchelli con la comunità camuna, durato dal 1957 fino  all’inizio dell’estate 2013. Maria, appartenente all’Istituto Pro Familia, proviene da Manerbio, grosso borgo della Bassa bresciana.

La piana con il grano prossimo alla mietitura, il cielo terso che avvolge il Pizzo Badile e che illumina le torri del Castello di Breno sono immagini impresse nell’animo di Maria, “bassaiola” e “camuna”. Dentro di sé, infatti, conserva immagini e profumi della pianura bresciana produttrice di grano, di mais e di soia, lasciando il posto anche per il Pizzo Badile e per la corona di cime innevate.
Questo quadro illumina ancora il sorriso della donna che per oltre mezzo secolo con questo volto raggiante accoglieva ragazze e donne, fanciulli e genitori, coniugi e singoli, ascoltando e proponendo, ma soprattutto regalando consolazione e speranza. Lei si trovava infatti tra terra e cielo, dove è arrivata con un bel carico di anni terreni decorati da atteggiamenti servizievoli, candidi come la neve, resistenti come la roccia e buoni come il pane.

da L’Eco di Breno – Estate 2013